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La Fumaria

La Fumaria officinale (Fumaria officinalis) è una pianta erbacea annuale spontanea, appartenente alla famiglia delle Fumariacee. Il suo nome deriva dal latino fumus  (fumo) perché nelle credenze popolari era ritenuta  in grado di provocare lacrimazione qualora il succo venisse a contatto con gli occhi, infatti quando le sue radici vengono estirpate, sprigionano un profumo piuttosto acre  e le sue foglie sfregate emanano un odore molto simile a quello del fumo. Ha   radici fittonanti biancastre, fusti ramificati, rampanti, eretti per non più di 30-40 cm, di colore verdognolo spesso con sfumature porporine. Le foglie sono picciolate, profondamente divise in segmenti, alterne, sottili, di colore bruno-verde. I fiori sono raccolti in infiorescenze terminali racemose, opposte alle foglie e portanti oltre 20-30 fiori rosa porpora più scuri all’apice. Originaria dell’Asia e dell’Europa, di solito preferisce zone di suolo smosso e fertile. Cresce ovunque: prati, campi, strade, in pianura ed in collina, è soprattutto presente nei coltivi, dove è considerata infestante.

Gli antichi, avendo notato il particolare odore delle foglie sfregate di questa pianta, la misero in relazione  col fegato, organo collegato al fuoco, e ne dedussero che quindi questa pianta non poteva non avere proprietà benefiche sui problemi epatici. La Fumaria era già nota nell’antichità come regolatrice delle vie biliari: Dioscoride e Galeno apprezzavano le sue proprietà benefiche sulla depurazione del sangue e prescrivevano la Kapnion ( vocabolo greco che vuol dire fumo) per le malattie del fegato, per l’itterizia e per la dermatosi. La fumaria nel 1500 veniva chiamata “Fumus Terrae”  perché si riteneva che fosse generata dalle emanazioni di vapore emesse dal terreno che, dopo la pioggia, consolidandosi, assumevano aspetto di piante. Anche in America settentrionale questa tradizione si è mantenuta: infatti si credeva che questa pianta non nascesse da un seme, ma fosse un’emanazione della terra, ed il nome con cui è chiamata, “Fume Root”, descrive il modo con cui il fogliame verde bluastro si allarga sul terreno come una nuvola di fumo.
Il medico erborista Culperer, nel XVII secolo, riprendendo i principi di Dioscoride, conferma gli effetti benefici della Fumaria sulla vista, specialmente se assunta sotto forma di succo fresco, in linea con la medicina tradizionale cinese  che affermava la correlazione fegato- vista. Anche il Mattioli, nel 1885, la considerava il fitocomplesso specifico per le infezioni addominali. Nella tradizione popolare, la fumaria assicura longevità, insieme al frassino ed all’angelica. Verso la fine dell’800 la fumaria era raccomandata dal medico Henry Leclerc,  come rimedio nei soggetti pletorici che abusano dei piaceri della tavola.
La fumaria è molto usata in erboristeria, ed è un valido prodotto medicinale per il suo contenuto di acido fumarico, molto efficace, tra l’altro, per la cura della psoriasi. Costituisce l’ingrediente principale di molte preparazioni per automedicazione.  Questa erba è indicata in caso di spasmi gastrici e biliari, ritenzione idrica, congestione epatica, eccitazione, insonnia e tachicardia nervosa. E’una pianta a meccanismo anfocoleretico,   aumenta cioè il flusso biliare insufficiente e lo frena quando è in eccesso. La fumaria viene da sempre utilizzata con successo contro l’acne e gli eczemi, può essere un buon antistaminico e antinfiammatorio ed è dotata di blande proprietà rilassanti: il famoso medico Jean Valnet la consigliava nel trattamento dei soggetti che definiva bisbetici-epatici, quelli che la medicina antica chiamava collerici: persone di fegato, dal carattere forte, dominante, focoso, facili prede delle emozioni e tipicamente soggette alle malattie epatiche, biliari ed epidermiche. Anche la medicina popolare utilizzava la fumaria principalmente come lassativo, stimolante della bile, antinfiammatorio, contro gli eczemi e per schiarire le lentiggini.
Si utilizzava la parte aerea della pianta in infuso come tonico stimolante e depurativo.

In erboristeria e fitoterapia si utilizza l’estratto fluido o la tintura madre come regolatrice epatobiliare, per prevenire l’arteriosclerosi, utile nel trattamento delle emorroidi e delle dermatosi. La Fumaria ha soprattutto proprietà depurative dell’organismo e può essere impiegata come lassativo, stimolante della secrezione biliare, protettore della vista. In magia, le foglie bruciate della fumaria sono utili per allontanare le negatività e liberare la casa e gli ambienti da invidie e pensieri male auguranti.

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