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La Sensitività

La sensitività è un dono di natura che tutti possediamo: anche se in misura diversa, siamo tutti “sensitivi“. Al momento della nascita tutti gli esseri viventi, uomini e animali, sono provvisti di quello che gli scienziati stessi chiamano “sesto senso”, dote che alla nascita è certamente presente, ma che spesso con il passare degli anni viene soffocata da cognizioni indotte dall’ambiente e dalle sovrastrutture che accompagnano la crescita.

 Per la scienza tradizionale siamo tutti dotati alla nascita dei nostri 5 sensi, che diventano 9 in ambito parapsicologico: la vista, l’udito, l’olfatto,  il gusto, il tatto, la termo percezione, il dolore,  la propriocezione (la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista), l’apparato dell’equilibrio. Questi 9 sensi potrebbero diventare 10 o anche più, se consideriamo anche la veggenza, in tutti i suoi risvolti e tra questi c’è appunto la sensitività.

 Il sensitivo è una persona che riesce a percepire e vedere il prana (energia vitale che avvolge i corpi animali e vegetali). Sono chiamati sensitivi anche il chiaroveggente, il telepatico, il medium, il rabdomante, il telecinetico, il cartomante, ed altri ancora. Questi, nonostante abbiano delle doti, non offrono nient’altro che il loro potere e così il chiaroveggente può solo vedere, il telepatico può percepire solo le onde mentali, il medium può mettersi in contatto con entità disincarnate, il rabdomante può solo trovare l’acqua, e cosi via per tutti gli altri. Tutti questi sensi, presenti al momento della nascita, possono essere più o meno sviluppati e anche la sensitività  in alcune persone può essere sviluppata e potenziata nell’età adulta, con gli stimoli e le motivazioni giuste. Basti pensare, per capire, a quelle persone che a causa di un problema fisico (ad esempio le persone non vedenti) sviluppano molto più il senso del tatto o dell’udito per compensare la loro carenza.

 Il sensitivo percepisce il prana dei corpi animali e vegetali, ne stabilisce l’intensità, può inoltre interagire con il prana stesso modificando il flusso d’energia. Con l’esperienza e la pratica può riuscire a vedere l’aura (energia che avvolge tutti i corpi viventi), verificarne il colore e stabilirne lo stato di purezza o di contaminazione. Un sensitivo riesce a percepire i vari sentimenti come la bontà o cattiveria, l’irritabilità o la calma. Davanti ad una foto o ad un nome, percepisce sensazioni tristi, se la persona di cui osserva l’immagine sta vivendo un periodo di crisi, di rabbia o di amore a seconda di quello che la persona, oggetto del consulto, prova in quel dato periodo. Le immagini che arrivano all’improvviso davanti agli occhi della mente del sensitivo,  comunemente vengono chiamate Flash e sono come l’immagine di un ricordo,  anche se possono appartenere a persone che non si conoscono. I Flash possono essere più o meno intensi o precisi in base alle capacità del sensitivo, a volte possono essere immagini o sensazioni da decodificare. Genericamente sono “sensazioni” che informano la nostra anima riguardo qualcosa sta per accadere o che è già accaduto, qualcosa che riguarda noi, le persone prossime o persone che non conosciamo affatto. Queste “visioni” possono presentarsi in qualsiasi momento, anche durante l’attività onirica, oppure in relazione a un posto, un oggetto, una situazione particolare.

La sensitività, questa meravigliosa dote di cui tutti siamo provvisti alla nascita, può essere sviluppata e mantenuta attraverso delle pratiche che servono a mantenere alto il livello percettivo: la meditazione, un corretto e sano stile di vita, la cartomanzia, lo yoga e lo studio di discipline spirituali e divinatorie.

Ogni sensitivo ha accanto a sé uno spirito guida che è un’entità pura, generalmente di indole pacifica, che consiglia e segue la persona a cui è stata assegnata o che ha deciso di seguire.
Lo spirito guida non è necessariamente un familiare, può essere anche uno sconosciuto o una sconosciuta che ha delle affinità psicologiche con il sensitivo e può decidere autonomamente di rivelarsi oppure no.

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