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Radioestesia

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La parola “Radioestesia”, coniata dall’abate Alex Bouly nel 1929, deriva da due radici, una greca -radius-, raggio e l’altra latina -aistetis-, sensibilità. La Radioestesia è la facoltà di captare, anche a distanza, oltre il limite dei cinque sensi umani, radiazioni provenienti da oggetti o da esseri viventi attraverso le oscillazioni di un pendolino o di una bacchetta tenuti in mano. Le sue origini vanno ricercate nell’antica “scienza” della rabdomanzia, pratica dalle origini antiche e tuttora in uso, che consiste nel localizzare oggetti nascosti sotto terra, servendosi di una verga o di una bacchetta biforcuta. La rabdomanzia, originariamente, era usata a scopo divinatorio, per stabilire la volontà degli dei o per decidere la colpevolezza di un condannato in un processo. Nel Medio Evo i radbomanti rischiarono di venire perseguitati, in quanto sospettati di tenere contatti con il demonio. La rabdomanzia, come praticata oggi, nasce nella Germania del XV secolo, quando era impiegata soprattutto per trovare metalli e fonti di acqua. I sostenitori della rabdomanzia ritengono di poter individuare la presenza dell’oggetto cercato, grazie sia al contributo di poteri extra sensoriali, sia all’emissione di energie da parte dell’oggetto, captabili attraverso la bacchetta, oppure tramite l’effetto di “risonanza” analogo alla vibrazione dei suoni.

Dalla rabdomanzia deriva la moderna radiestesia, che impiega il pendolino come strumento di lavoro. Con un corretto uso del pendolo si può scoprire la posizione, la natura, la qualità dei corpi e delle sostanze nascoste. Il radioestesista, attraverso le oscillazioni del pendolino, trae informazioni che normalmente sfuggirebbero ai cinque sen-si, ma anche vaticini che vanno ben oltre l’oggettività ed i parametri positivi. Esistono infatti metodi di impiego del pendolo che hanno come finalità quella di comunicare con i trapassati o con entità specifiche, ed altri diretti alla diagnosi di patologie o alterazioni fisiche.

La Radiestesia è pertanto una forma di percezione extrasensoriale che permette all’uomo di mettersi in contatto con il mondo che lo circonda in un modo più preciso e profondo di quanto non riuscirebbe a fare con i suoi cinque sensi.

Chiunque può praticare la radioestesia, si raccomanda di non fumare durante la pratica e di avere le mani ben pulite per non confondere le irradiazioni dell’oggetto o della persona da esaminare. Ci possono essere persone più portare rispetto ad altre nel praticare la radioestesia, ma con una pratica costante, tutti possono avere delle soddisfazioni usando il pendolino.

Diverse sono le branche della Radioestesia, le principali sono:

– La Radioestesia Elettromagnetica – Ogni oggetto esistente, per il fatto di essere immerso nel campo elettromagnetico della Terra, emette delle onde di almeno due tipi: onde di tipo magnetico (come quelle emesse da una calamita) che si propagano in modo orizzontale, e onde di tipo elettrico (come quelle su cui viaggia l’elettricità), che si propagano in modo verticale.

Sono stati classificati come emettitori di onde orizzontali: le cellule umane, i sessi (maschile e femminile), alcuni metalli, i cristalli puri.  Emettono invece solo onde verticali: tutte le malattie, i gas rari, l’elettricità (pile, fili e prese elettriche, apparecchiature elettroniche), l’acqua priva d’impurità o quella distillata.

– La Radioestesia Medica – Metodologia diagnostica con cui un operatore, animato soltanto di buone intenzioni, si mette in contatto con un sofferente e riesce ad ottenere le informazioni necessarie per comprendere la causa dei suoi problemi ed aiutarlo a risolverli. Per poter effettuare il collegamento viene utilizzato un testimonio del soggetto, che può essere una sua fotografia (non importa se recente oppure no), la sua firma o uno scritto di suo pugno. Può essere un testimone anche un foglietto di carta dove sono scritti nome di battesimo e data di nascita. La Radioestesia medica deve comunque essere sempre accompagnata da esami e diagnostiche mediche ufficiali, può essere di supporto alla scienza medica, ma non può MAI sostituirla.

–  La Radioestesia Esoterica o magica – Con questo tipo di indagine si esce dalle percezioni oggettive e positive della scienza, e si ha a che fare con soprattutto situazioni che trascendono il piano pratico e razionale. Fanno parte di questa branca le indagini di tipo medianico e le comunicazioni spiritiche, utilizzando strumenti ed elementi provenienti dalla religione e dalla magia. In tal senso si arriva agli oracoli o alle divinazioni:  gli oracoli sono rivelazioni di un dio o di uno spirito, le divinazioni invece rivelano cose sconosciute circa il futuro o il presente, indipendentemente da un discorso religioso o spirituale.

– La Radioestesia Mentale – E’ quella più universalmente conosciuta. Con un pendolo neutro (non specializzato e privo di polarità) si pongono delle domande: utilizzando o no dei quadranti, in base a riflessi muscolari involontari, il pendolo si muove secondo la convenzione mentale che abbiamo stabilito (per esmpio, la rotazione oraria può significare un SI e qualla antioraria un NO). La risposta del pendolo riesce a essere più precisa con l’utilizzo dei quadranti tradizionali (come la scala di Bovis), o di quelli creati da noi per le nostre particolari esigenze. La probabilità di errore è sttrettamente legata al ruolo dell’operatore e alle sue condizioni psicologiche del momento.

 IL PENDOLO – STORIA E MODELLI

Già nella Roma imperiale, i sacerdoti preferivano il pendolino alla bacchetta per trarre i loro auspici. Nel IV secolo l’imperatore Flavio Valente, venuto a conoscenza di una congiura contro la sua persona, affidò ai sacerdoti il compito di scoprire i responsabili. Costoro fecero uso del pendolino, che in quel caso era un anello appeso ad un filo. Posto sulle lettere dell’alfabeto, l’anello prese a oscillare per poi fermarsi sulle lettere formanti la sillaba: THEO. Per decreto imperiale, tutti i malcapitati il cui nome cominciava per la sillaba fatale, furono condannati a morte, mentre il vero mandante, Teodosio, il successore di Flavio Valente, portò a termine indisturbato il suo progetto.

Non si parlò più di Radiestesia per diversi secoli fino alla fine del secolo XIX, quando si cominciarono a formulare delle teorie sul senso radioestesico. Risale a quel periodo la pubblicazione dell’opera “Le osservazioni sui movimenti delle bacchette e dei pendoli”, del barone di Morogues. Tra i Radioestesisti celebri di questo secolo, la cui fama è rimbalzata di continente in continente, ricordiamo: l’abate Bouly (1865 1958), l’abate Mermet (1865 1958), Padre Henry de France (1872 1947) e il padre Ferdinando Bortone, a cui si deve la notevole opera “La Radiestesia applicata alla medicina”.

Il pendolo è un ciondolo che può essere creato con i materiali più disparati, la forma deve essere simile a un cono capovolto, o comunque con una punta sul basso. Ne esistono moltissimi modelli e sono tutti validi, anche se è un dato di fatto che il materiale, la forma, la lunghezza della corda o della catenella, hanno una grande importanza per una buona seduta radiestetica. Il vero soggetto agente di una seduta è l’operatore, ossia la persona che attua la seduta. E’ l’operatore a scegliere lo strumento in base ai suoi gusti, in quanto il pendolo va considerato come una estensione di sè e deve riflettere il più possibile lo stile di chi opera.

Ci sono molti tipi diversi di pendolo, ognuno con una sua peculiarità: pendoli in quarzo ialino o in cristallo, pendoli a goccia, pendoli con mercurio,  pendoli con testimone,  pendoli a silos, a punta di lancia, pendoli in legno, pendoli a gabbia e molti altri. Il pendolo, preso singolarmente, senza l’operatore, non può fare nulla,  ma a contatto con la mano dell’operatore,  può fare una di queste cose:

1. rimanere fermo,
2. ruotare od oscillare,
3. girare in direzione oraria,
4. girare in direzione antioraria,
5. in certe condizioni, muoversi secondo un’ellisse.

I movimenti del pendolo vanno interpretati secondo le convenzioni, che possono essere soggettive, ma che in generale rispettano queste regole:

 -oscillazione in senso orario significa SI
– oscillazione in senso antiorario significa NO
– oscillazione trasversale al corpo significa NO
– oscillazione che si allontana e si avvicina al corpo significa SI
– oscillazione diagonale rispetto al corpo indica INCERTO

Il pendolo si adatta perfettamente ad ogni tipo di investigazione, per esempio si può conoscere il carattere di una persona, l’esito di una questione, la determinazione del sesso di un nascituro e molto ancora.

La radioestesia è una tecnica divinatoria semplice e alla portata di tutti. Diversamente dalla cartomanzia, non richiede uno studio approfondito dei simbolismi, basta un buon testo, una buona motivazione e una positiva apertura mentale, per iniziare subito e con ottimi risultati.

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