leggiamo le carte da generazioni...

Le carte napoletane

Tra i diversi mazzi di carte da divinazione, nella tradizione italiana le carte napoletane sono uno tra i mazzi più usati dopo i tarocchi, perché avvolti da fascino e mistero. E’ una cartomanzia antichissima che si rifà alle profonde radici dell’esoterismo napoletano: la lettura delle carte napoletane è uno degli strumenti più antichi della cartomanzia, il loro è un fascino particolare, diverso da quello delle altre carte da divinazione. L’uso di queste carte iniziò fra le antiche “fattucchiere” napoletane, è molto antico e avvolto da un alone di mistero, soprattutto perché il loro significato è mantenuto ben nascosto da chi ne conosce i misteri. Le vecchie cartomanti napoletane non svelavano mai a nessuno i significati delle lame ed i metodi di stesura, se non a pochissimi allievi scelti accuratamente fra la propria discendenza e a parenti prossimi che dimostravano di avere la predisposizione e un’ereditaria sensitività per queste carte. Per questo motivo il saper interpretare queste carte divenne un privilegio per pochi: i significati sono stati tramandati oralmente e la tradizione sostiene che ancora oggi non tutte le loro antiche simbologie sono state svelate.

Le lame Napoletane sono le più difficili da interpretare, non per i significati in sè delle singole carte, ma perchè il significato cambia totalmente in base alle carte vicine e ai metodi di lettura che vengono adottati. Il mazzo è costituito da 40 carte, è una rielaborazione dei tarocchi e più precisamente di alcuni Arcani minori (dall’asso al 7), con l’aggiunta delle figure (fanti,cavalli e re).
Durante una stesura in cartomanzia è sempre molto importante guardare le carte nel loro insieme e capirne le relazioni, ma con le napoletane diventa fondamentale perché ogni carta si relaziona con le altre e cambia completamente significato in base alle “comari” che si trova vicino, e in base a quale tipo di stesa abbiamo adottato. Inoltre non tutti i metodi di lettura prevedono l’utilizzo di un intero mazzo di 40 carte, esistono dei metodi alternativi di lettura, come ad esempio quello che impiega solo 25 carte. Con questo metodo, ad esempio, alcuni significati cambiano e in alcuni casi finiscono addirittura con lo stravolgersi. I significati principali in linea di massima sono gli stessi, ma alcune interpretazioni possono variare anche in base alle zone di Napoli e della sua provincia. Il cartomante deve necessariamente avere una grande e profonda confidenza con queste carte, deve conoscere bene le relazioni che le cosiddette “comari ” allacciano fra di loro e i metodi di stesura. Con le napoletane è impossibile improvvisare! E’ emblematico lo stesso gergo delle vecchie cartomanti napoletane, che quando un allievo è pronto per fare le divinazioni, dicono che riceve “autorità e comando”.

Nel mazzo delle carte napoletane si distinguono 4 sentimenti associati ai semi delle carte:

spade – negatività
coppe  -scoperte
bastoni -amore
denari – ambiguità

Le stesure di regola vengono fatte sempre sulla stessa tovaglietta. Prima e dopo la stesa, ci sono dei riti specifici che il cartomante dovrà ripetere mentalmente ogni volta. Il mazzo è strettamente personale per il cartomante, nessun altro lo può toccare e quando si adotta un metodo che prevede
che sia esclusivamente il consultante a mescolare, tagliare e stendere le carte, il cartomante dovrà usare un altro mazzo di carte già caricato e conservato in un sacchetto rosso, destinato solo ai consultanti.

Quando ci si rivolge alla lettura delle carte napoletane, si ha a che fare sempre con situazioni difficili e molto delicate, ma soprattutto le napoletane sono per eccellenza le carte dell’amore. Per determinare l’affinità di coppia si usa spesso un’antica stesura: il metodo delle sei lame in cui è il consultante a tagliare il mazzo e. dalle carte coperte ne sceglie 6 che verranno allineate in due colonne da tre carte ciascuna. Le carte toccate dal consultante vengono successivamente purificate con l’incenso o, come mia abitudine, chiudendole in una scatolina a stretto contatto con l’ametista, pietra che purifica ed elimina scorie negative o semplicemente estranee.

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