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Il Ginseng

Il Ginseng (Panax ginseng) appartiene alla famiglia delle Araliacee ed è una pianta erbacea perenne  con fusto perenne, che fiorisce il quarto anno.  I suoi frutti sono piccole bacche rosse traslucide e cresce nella parziale penombra delle foreste del nord della Manciuria e della vicina Corea. È ricercata attivamente per le molteplici virtù fortificanti della sua radice, che assomiglia a quella del prezzemolo. Il termine Panax in greco significa “curare tutto”, mentre ginseng deriva dal cinese Jen-chen che significa “simile all’uomo” o “piccolo uomo” e ciò in riferimento alla forma della radice di questa pianta. La parte più importante è appunto la radice che, in una pianta di dieci anni, può raggiungere anche un metro di lunghezza: nella radice che si trovano i principi attivi che rendono il ginseng così curativo. La coltivazione del ginseng è molto particolare, diversa da quella delle altre piante. Una volta raccolto, il ginseng  non può essere ricoltivato nello stesso campo per almeno quindici anni, i campi devono essere attentamente selezionati poiché il prodotto dipende dalla natura del suolo e dalla posizione del terreno. Il ginseng deve crescere all’ombra, senza l’applicazione di fertilizzanti chimici ed è importante raccogliere le radici quando hanno raggiunto la massima crescita, generalmente  4-6 anni dopo la semina. La crescita del ginseng è estremamente lenta; nel giro di un anno la radice non è più grossa di un fiammifero,

La conoscenza e l’impiego del ginseng a scopo terapeutico, risalgono a migliaia di anni fa e la sua efficacia è ormai dimostrata da diversi studi condotti in ogni parte del mondo. Da secoli impiegato nella medicina popolare cinese come tonico stimolante e corroborante, il ginseng provvede anche ad aumentare l’efficienza fisica e mentale, oltre che a migliorare le capacità di adattamento dell’organismo e a presentare una notevole attività immunostimolante. Elisir di giovinezza, toccasana incomparabile, i cinesi da millenni attribuiscono al ginseng molteplici virtù terapeutiche,  preventive, curative ed energetiche; il ginseng compare infatti nei più antichi trattati di medicina, all’inizio dell’era cristiana. Monsignor Favier, vescovo di Pechino all’inizio del secolo (1902), sosteneva che il ginseng costava “più del suo peso in oro”, perché nel secolo scorso la radice di questa preziosa pianta si vendeva a prezzi esorbitanti. Solo una piccolissima élite della società cinese poteva quindi permettersi di riconquistare la salute con il consumo della radice di questa  pianta rarissima e misteriosa. L’imperatore aveva il monopolio della radice di panax e, ogni anno, dei soldati venivano incaricati di andarla a cercare, anche affrontando viaggi lunghi e pericolosi.

Le virtù e le proprietà benefiche attribuite al ginseng sono dovute a diversi componenti presenti nelle sue preziose radici: vitamine, olii essenziali, ginsenoidi o saponine, considerati i principi attivi di questa radice, che per tradizione è considerata una droga tonica, con spiccate proprietà ricostituenti, soprattutto a livello del sistema immunitario. Le ricerche sul ginseng continuano a svelare i segreti di una radice considerata veramente misteriosa: è particolarmente utile nelle convalescenze dopo gravi incidenti, operazioni chirurgiche serie o malattie debilitanti legate all’età.  È utile nel sostegno delle malattie a lungo termine e delle debolezze respiratorie, è stimolante, in grado di aumentare temporaneamente le funzioni e l’attività in modo rapido; è ipoglicemizzante, riduce e controlla il tasso di zuccheri nel sangue (che è principalmente responsabilità del pancreas); riequilibra e stimola il sistema nervoso centrale; è antifatica, previene e/o allevia la fatica grazie alla presenza di Manganese; è antistress, dà resistenza al freddo, al caldo, alle intossicazioni chimiche, alla fatica. In generale, la sua capacità di ripristinare il giusto equilibrio nell’organismo umano, aumentando la capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, fa del ginseng il più efficace “adattogeno” finora conosciuto.

Per suscitare passione nel partner preparate una tazza di tè a cui si aggiungeranno un pizzico di cannella in polvere, 3 chiodi di garofano polverizzati, un pizzico di vaniglia ed uno di noce moscata, in ultimo tre gocce di ginseng. Il sorseggiare insieme questa bevanda ha effetti assicurati sull’eros nascente.

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