L’iperico (Hypericum perforatum), detto anche “erba di san Giovanni” o “scaccia diavoli”, è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Ipericacee. Il nome botanico Hypericum perforatum, deriva da due parole, una di origine greca e l’altra di radice latina. Hypericum in greco significava “più che un’apparizione”, in riferimento alla credenza popolare legata all’erba, ritenuta altamente ripugnante dagli spiriti maligni, contro i quali bastava un soffio perché fuggissero. “Perforatum” deriva dal latino e significa “perforato”, poiché le foglie, viste controluce, mostrano dei punti traslucidi che in realtà sono piccole vescichette oleose, ma che danno l’impressione di una foglia bucherellata. I fiori sono di un luminoso colore giallo-arancio con petali disseminati da piccoli punti neri. Raggiungono la massima fioritura verso il 24 giugno, festa di San Giovanni, da cui il nome popolare di “erba di San Giovanni”. Leggende popolari narrano che il colore rosso scuro delle macchie sui petali, rappresenta il sangue versato da Giovanni il Battista nella sua decapitazione, mentre le macchie trasparenti sulle foglie, rappresentano le lacrime versate per quell’evento.
Il periodo di fioritura è giugno-settembre, la pianta predilige l’esposizione al sole e un clima mite, ma resiste anche in condizioni di ombra parziale e alle basse temperature.
L’iperico ha una lunga storia di uso popolare. Dioscoride, illustre medico dell’antica Grecia, Plinio a Roma e Ippocrate, padre della medicina, somministravano l’erba nel trattamento di molte malattie.
Le proprietà terapeutiche delle sommità fiorite dell’iperico sono dovute essenzialmente ai flavonoidi in esso presenti, come l´ipericina, la rutina, la quercetina e l´iperoside, sostanze con spiccata azione antidepressiva e sedativa, che si ottengono dall’estratto secco o dalla tintura madre. L’ipericina, in particolare, stimola la secrezione notturna di melatonina, aiutando a combattere l’insonnia, è un valido antidepressivo e un riequilibratore del tono dell’umore. L’infuso della pianta è utilizzato nel trattamento delle forme infiammatorie delle vie genito-urinarie e dei bronchi. Per la sua attività balsamica, antibatterica, anticatarrale e antiflogistica è un aiuto valido contro tosse, faringiti e laringiti. L’ipericina ha anche dimostrato di possedere promettenti proprietà antitumorali ed è attualmente in fase di studio da parte dei medici, come trattamento per l’AIDS. L’oleolito ( olio ottenuto dalla macerazione dei fiori freschi in olio di mandorle o girasole), ha proprietà cicatrizzanti ed emollienti e stimola la rigenerazione cellulare. Per questo il motivo si rivela utile contro le ustioni, l’eritema solare, in caso di macchie della pelle, psoriasi, secchezza della cute del viso e del corpo, invecchiamento cutaneo, piaghe da decubito, smagliature, cicatrici, e segni provocati dall’acne. E’ un vero trattamento di bellezza, e uno dei prodotti antirughe e anti età più efficaci che esista in natura. Funziona inoltre benissimo per le punture di insetti, per le contusioni dovute a cadute, per i dolori muscolari.
Spesso per la superstizione popolare, molte piante assumono nell’immaginario collettivo dei poteri curativi o magici straordinari. L’iperico è sempre stato associato alla stregoneria e le guaritrici delle nostre campagne erano e sono tutt’ora solite coglierlo alla vigilia di S.Giovanni.
Si racconta che alla vigilia di questa festa, per proteggersi dai malefici delle streghe, i contadini usavano mettere in casa una piantina di iperico insieme alla ruta, l’artemisia e l’aglio. In molti paesi europei, sempre nella stessa notte, ci si cingeva il capo con le sue fronde, che venivano poi gettate sui tetti delle case, per preservarle dai fulmini. Nel Medioevo, quando si pensava che una donna fosse impossessata dal demonio, le mettevano in seno alcune foglie di iperico, sparpagliandone altre nella sua abitazione. Una volta seccato, l’iperico assume una colorazione rossa-arancione e si riduce in polvere piuttosto facilmente, questa polvere può esser bruciata su carboni o miscelata ad altre erbe ed incensi.