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L’ Issopo

L’Issopo officinale (Hyssopus officinalis ) è una pianta aromatica della famiglia delle Lamiaceae. Originario dell’Europa del sud e dell’Asia occidentale, cresce spontaneamente soprattutto nelle zone montane dell’Italia del nord, fino ai 1200 m di altitudine. E’ una tra le piante più ricche di olii essenziali, ha foglie piccole e strette di 2-5 cm, di un bel colore verde intenso e può arrivare fino ai 60 cm di altezza. I fiori sono piccoli, azzurrini, riuniti in spighe unilaterali e il frutto contiene un solo seme nero e rugoso.

Il nome botanico “issopo”potrebbe derivare sia dal greco “hyssopos”, che significa “a forma di freccia”, che dall’ebraico “Esobh” che significa “erba sacra”. Secondo l’Antico Testamento, l’issopo era infatti utilizzato dal re Salomone, per fumigazioni, allo scopo di purificare l’aria e prevenire la lebbra. Tradizionalmente, nelle purificazioni rituali, la pianta d’issopo era infatti usata in rametti riuniti come aspersorio ed era anche bruciata con il legno di cedro. Sempre nell’Antico Testamento (Es 12,22), si parla dei rami di issopo usati come pennello, intinto  col sangue d’agnello, per segnare le porte delle famiglie israelitiche, che l’Angelo distruttore avrebbe dovuto risparmiare in occasione dell’esodo dall’Egitto. Nel Vangelo di Giovanni si legge che la spugna impregnata di aceto offerta da bere a Gesù in croce, era stata fissata su legno di issopo. Gli antichi Romani utilizzavano  questa pianta per proteggersi dal contagio di molte malattie, per purificare i templi e i luoghi che accoglievano molta gente. Ciuffi d’Issopo venivano appesi anche nei lebbrosari dove si aspergeva l’acqua lustrale per la guarigione degli ammalati. Questa antica consuetudine continuò anche nel Medio Evo: per tener lontano le malattie contagiose, foglie di issopo miste a rosmarino e timo, venivano sparse sul pavimento e davanti alle porta di casa. In molti antichi scritti di Magia, troviamo dei rimedi prodigiosi che prevedono l’uso dell’issopo. Per fare un esempio, ai tempi dell’Inquisizione, per obbligare una donna sotto accusa a confessare, mescolavano dell’olio di oliva con  50g. di coriandolo, 100 di melissa, 45 di issopo, 45 di menta piperita e 5 di cantaride. Con questo preparato si segnavano tre croci sotto il letto della donna, la si faceva adagiare e, interrogata, ben presto ella confessava ciò che aveva fatto. A pensare bene, questo sistema era alquanto bizzarro, poiché gli inquisitori usavano la magia delle piante, la stessa che condannavano in queste presunte streghe. Secondo la “Cabala caldea”, un elisir composto da un litro di alcool di sidro, in cui si aggiungono  10 grammi di cantaride, 10 di melissa, 8 di issopo, 10 di alisso odoroso, 16 di asfodelo, 10 di cardamomo, era miracoloso per leggere il futuro. Si lasciava decantare questa miscela di erbe per quaranta giorni, la si distillava nel primo giorno di luna piena, si sotterrava poi la bottiglia a mezzanotte in punto nel cimitero, presso una tomba fresca. Dopo quaranta giorni esatti, si dissotterrava la bottiglia  pronunziando le parole: “Magi faciunt miracula per privatos contractos” e da quel momento, bevendo  l’elisir, si possedeva  la facoltà di leggere il futuro.

Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono: le parti aeree (foglie e sommità fiorite). Nella moderna fitoterapia l’Issopo viene utilizzato sottoforma di sciroppi, infusi e tintura madre. L’infuso può essere utilizzato, non solo come tisana da bere, ma anche come liquido per gargarismi del cavo orale.

Nella medicina popolare l’Issopo viene usato ad uso interno per le sue proprietà espettoranti, antisettiche, stimolanti, digestive, carminative ed aromatizzanti, mentre per uso esterno possiede proprietà astringenti ed antinfiammatorie.
L’olio essenziale è fortemente neurotossico e non deve essere somministrato come tale, perché a dosi piccole (2 g) può indurre nausea, sensazione di malessere, turbe psichiche, convulsioni e in certi casi può rivelarsi anche letale. Come detto in altre occasioni e riguardo ad altre erbe, la loro somministrazione deve essere consigliata e scrupolosamente seguita da un medico naturopata.

-Acqua di issopo per purificare la casa-
In una notte di luna calante preparare un infuso concentrato di issopo, mettendo in infusione in un pentolino di acqua bollente, una manciata di pianta essiccata. Dopo averlo filtrato accuratamente, versarlo in una o più bottigliette di vetro, che andranno poste la notte stessa sotto i raggi della luna. Questa acqua, caricata con le proprietà dell’issopo e della luna calante, servirà per aspergere la casa e gli oggetti che si desidera purificare, ma potrà anche essere utile per purificare la mente da pensieri e cattivi umori, massaggiandone qualche goccia sulla fronte e sugli occhi.

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