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La Potentilla

La potentilla (Potentilla erecta) è chiamata anche “cinquefoglie” o “tormentilla” e appartiene alla famiglia delle Rosacee, la cui struttura è simile nelle foglie e nella forma del fiore. Nel linguaggio dei fiori rappresenta l’amore materno: pare, infatti, che quando piove, le foglie si racchiudano sopra il fiore come per proteggerlo. Si tratta di una pianta invasiva e perenne che conta più di 200 specie diverse, di cui 20 spontanee, e cresce dai 10 ai 20 centimetri. Fiorisce nella stagione estiva (da maggio a settembre) e in Italia è molto comune. La morfologia di questa pianta dipende dall’altitudine, che è varia e piuttosto ampia (0 – 2400 m s.l.m.). Può presentarsi quindi sotto aspetti diversi: il fusto può essere eretto o prostrato, la pelosità può essere scarsa o fitta, può variare inoltre la statura, la lunghezza e il numero delle foglie e dei fiori.

La potentilla  deve il suo nome alle grandi virtù medicinali che le si attribuivano anticamente. Infatti il nome deriva dal vocabolo latino “potens” unito alla desinenza diminutiva “–illa” (piccola pianta con potenti proprietà curative). Il nome specifico (erecta) deriva ovviamente dal portamento della pianta. Le parti usate sono il rizoma e i fiori.

Sconosciuta o ignorata nel mondo antico, fu tenuta in grande considerazione nel Medioevo.
La prima classificazione si deve, nel 1753, al biologo e naturalista svedese Carl von Linné, con il nome di Tormentilla erecta..  Successivamente fu ripresa e ulteriormente studiata dal botanico Ernst Adolf Raeuschel, che nel 1797 ne cambiò anche  il nome.

I suoi principi attivi più importanti sono flavonoidi, tannini, tormentoso, amidi e saponosidi. Secondo la medicina popolare questa pianta ha buone proprietà astringenti ( cioè che limitano la secrezione dei liquidi), antinfiammatorie, energizzanti, toniche, stomachiche (ossia in grado di attivare la digestione). La potentilla è anche odontalgica, cioè efficace per sedare il dolor di denti:  probabilmente il nome comune “tormentilla” deriva da questa proprietà di attenuare il “tormento” del male dei denti; è decongestionante, antibiotica, antidiarroica, ipoglicemica (diminuisce il tasso di glucosio nel sangue), emostatica (blocca la fuoriuscita del sangue in caso di emorragia). Dalla potentilla in passato veniva ricavato un potente astringente efficace contro il colera.

Usata sulla pelle, svolge azione tonica ed astringente. L’infuso di potentilla è utile anche per la cura delle pelli seborroiche, favorisce l’eliminazione del sebo, tonifica la pelle e si rivela utile anche in campo ginecologico.

Un buon infuso di potentilla si ottiene lasciando in infusione per 15minuti 30gr di Potentilla in 1litro di acqua: il risultato è un ottimo tonico, che aiuta la digestione e regola l’intestino.

Per i problemi intestinali (diarrea ) si usa il decotto, facendo bollire per 3 minuti 15gr di potentilla e 15gr di Timo, da bersi 2 – 3 volte al giorno, nella misura di un bicchiere.
La tintura vinosa si ottiene con 50gr di radici di Potentilla tritate e mescolate a 150gr di zucchero e un litro di vino bianco fermo: si lascia macerare il tutto  per 15 giorni, poi si filtra e se ne beve 1 bicchierino dopo i pasti.

 Da questa pianta l’industria ricava alcuni prodotti per la cosmetica (saponi, deodoranti e creme varie), ma soprattutto dalle radici si ricava un bel colore rosso che viene usato come inchiostro, che una volta si usava per tingere il cuoio.

Pianta che si ritiene associata al Sole ed a Marte, la potentilla  è sempre stata usata in magia, soprattutto nei legamenti d’amore. Il suo uso magico la vede come erba potente per i rituali invocativi ed evocativi, miscelata ad altre erbe è ottima per i riti di purificazione degli ambienti e degli oggetti. Anticamente alcuni erboristi associavano i cinque petali dei suoi fiori, ai cinque sensi del corpo. Per questo motivo gli unguenti atti a potenziare tali sensi, venivano spalmati con fiori di Cinquefoglie. La potentilla elargisce il dono della sapienza e il buon uso dell’intelletto. Con la sua radice o i suoi fiori è possibile preparare anche dei talismani che assicurano ricchezza, successo e  felice riuscita nel campo degli affari e delle finanze..
A Cembrano, in località Moggia (Maissana), per curare i dolori, in particolare quelli di origine reumatica, si ricorre a un particolare rito utilizzando questa specie. Il guaritore adopera nove piantine divise in tre gruppi: con ogni singolo gruppo “segna” la parte dolorante col segno della croce, recitando contemporaneamente la seguente preghiera :“Per le virtù che Dio ti ha dato, come in cielo e così in terra. questo male vada per terra” L’operazione, se necessario, si può ripetere anche nei giorni successivi.

La potentilla è usata negli incantesimi per la prosperità e per rafforzare un sortilegio, spolverizzandone un pizzico su una pergamena mentre brucia. Portarla con sé o appenderla sulla porta di casa, garantisce benessere e protezione.
L’infuso delle foglie é usato per rimuovere le maledizioni, bagnando la fronte e le mani 9 volte, per 9 giorni consecutivi.
Per i legamenti d’amore la Potentilla viene miscelata con lavanda, mughetto ed un po’ di mirra. Per rituali e bagni purificatori e propiziatori, preparate una miscela tritando 10 gr di Potentilla, 5 gr di  gelsomino e 5 gr artemisia.

La mia potentilla è piena di gemme e sembra promettermi una felice estate! Fatela entrare nel vostro orto, buona fortuna!

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