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L’Aglio

L’Aglio è una delle piante più conosciute e utilizzate in cucina e in erboristeria. Originario delle zone centrali dell’Asia, appartiene alla famiglia delle Liliaceae e ne esistono diversi tipi, ma il più diffuso è sicuramente l’aglio comune o Allium sativum. L’Allium sativum è una pianta perenne, erbacea, alta circa 50 cm, con bulbo alla base del caule, cilindrico, rivestito di foglie lineari e  fiorisce in giugno-luglio. Dell’aglio comune si utilizza il bulbo, fresco o disseccato; di quelli selvatici anche le foglie (colte prima della fioritura) che contengono le stesse sostanze.

L’aglio è una vera miniera di salute: ha proprietà antisettiche, eupeptiche, ipotensive, balsamiche, antibiotiche, antidiabetiche, antireumatiche, diuretiche, vermifughe, stimolanti, digestive ed espettoranti. Si dice che mantenga giovani e che sia afrodisiaco.

L’uso dell’aglio in cucina e nelle applicazioni terapeutiche, è veramente antico: fu elogiato come ottimo antidoto contro i morsi dei  serpenti da Dioscoride, medico e naturalista greco del I sec. e considerato il fondatore dell’erboristeria, e da Galeno, medico e filosofo greco (130-201), il quale ebbe grande fama per i suoi studi di anatomia, fisiologia e patologia.

Nell’antica Roma l’aglio era dedicato a Marte proprio per le sue innumerevoli proprietà curative: era usato come vermifugo e antisettico  da contadini e soldati, persone cioè molto esposte a contagi di varia natura a causa del loro stile di vita e del loro lavoro. Le classi agiate  invece, ritenendolo un alimento plebeo, lo escludevano dalle loro tavole e dalle loro abitudini: l’espressione latina “Allium olere” ovvero “puzzar d’aglio” era appunto usata in senso dispregiativo per indicare gli appartenenti ad una classe sociale più bassa.

Nel Medioevo l’aglio era utilizzato per prevenire la peste e il colera, tanto che  i medici costretti ad esporsi al contagio, usavano applicarsi sul viso una maschera con un tampone intriso d’aglio. L’aglio veniva usato anche per proteggersi dal demonio: nel folklore popolare europeo l’aglio infatti tiene lontano il diavolo, le streghe e i vampiri. Questa credenza, secondo alcuni, derivava dal fatto che i bambini che avevano i cosiddetti “vermi”,  soffrivano di sonni agitati, attribuiti dai parenti agli spiriti maligni: mettendo dunque al bambino una collana d’aglio, (il cui forte odore aveva proprietà vermifughe), l’agitazione spariva e se ne attribuiva il merito proprio all’aglio.

Nel corso del tempo, specialmente nelle campagne, è ancora viva l’usanza di ricorrere all’aglio come terapia in presenza di vari malanni. L’aglio fu impiegato, ad uso esterno, anche durante la prima guerra mondiale, come antisettico e cicatrizzante di piaghe e ferite e si rivelò un prezioso aiuto nel 1918, quando la nefasta influenza, chiamata Spagnola, colpì molti paesi dell’Europa.

L’aglio era ed è ancora considerato un ottimo rimedio per eliminare il malocchio: in Sicilia è tradizione mettere uno spicchio tritato in pezzetti, in un catino d’acqua, si aggiunge del sale e qualche goccia d’olio e infine una ciocca di capelli della persona che ne ha bisogno, il tutto recitando alcune formule d’uso. Nella campagne, sempre per scacciare il malocchio e le streghe, vengono appese in casa collane o trecce d’aglio, in particolare nella notte di S. Giovanni. Sempre allo stesso scopo è utile portare con sé un sacchetto contenente sale, tre spicchi di aglio e un peperoncino forte.

In collane, intero o a spicchi, l’aglio è stato sempre uno dei principali rimedi contro i parassiti intestinali, i cosiddetti “vermi”. Sfregato sul naso del bambino durante il sonno, serve appunto a tenere lontani i vermi e favorire un sonno tranquillo. Mia nonna mi ha insegnato ad usare l’aglio anche per combattere il mal di denti in modo naturale: si mette uno spicchio nell’orecchio destro o sinistro, a seconda della posizione del dente e il dolore si calmerà.

L’aglio è considerato anche un afrodisiaco, con effetti stimolanti per il sesso maschile. Proprio per questa sua particolare proprietà, sembra che nel Medioevo l’uso dell’aglio (come anche quello della cipolla) fosse proibito nei monasteri e fosse vietato ai monaci mangiarne! Per proteggere l’unione familiare e favorire una vita sessuale felice, si mettono 4 teste d’aglio nei 4 angoli della camera da letto. Forse l’odore non è celestiale, ma a mali estremi, estremi rimedi!

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