L’Enula campana, il cui nome scientifico è Inula helenium, è una pianta erbacea, perenne a fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. E’ conosciuta anche con nomi più comuni come Elenio, Erba dello stomaco, Campana e Antiveleno.
Originaria della macchia mediterranea e dell’Asia centrale, in Italia l’Enula campana è presente su tutto il territorio, in particolare nelle zone alpine, mentre scarseggia nelle aree meridionali. Predilige boschi umidi, prati e pascoli incolti vicino ai corsi d’acqua. Ha un fusto eretto alto fino a 1,5 m., con fiori a capolino, foglie dentellate e in parte vellutate.
Il nome enula è una derivazione di un vocabolo greco “enàein” (= purificare) con riferimento ovviamente alle proprietà mediche della pianta..
Il nome specifico “helenium” potrebbe invece derivare da Elena di Troia: infatti ci sono delle leggende che collegano questa pianta alla moglie del re Menelao. Si narra che Elena stringesse in mano un ramo di questa pianta quando partì alla volta di Troia.
La parte usata dell’enula è il rizoma, o radice, che si raccoglie in autunno o in primavera: è scura all’esterno, biancastra dentro, con sapore aromatico e un odore forte, amaro. L’enula fiorisce in primavera e in autunno. Per scopi erboristici il rizoma va raccolto al secondo o terzo anno.
L’enula ha proprietà digestive, diuretiche, antisettiche soprattutto riguardo i problemi legati alle vie respiratorie: gli estratti di enula infatti, per la loro azione stimolante delle mucose, vengono usati in caso di tosse e bronchiti, per sedare la tosse e favorire l’espettorazione. L’enula si rivela utile anche per favorire la digestione, grazie alla sua azione coleretica, cioè di stimolazione delle secrezioni biliari. Tra i molti benefici dell’enula c’è anche la sua azione antibatterica in caso di cistiti e dispepsia. Per uso esterno, l’Enula è indicata per le dermatiti, per l’herpes labiale e per il trattamento del prurito.
Gli effetti benefici di questa pianta non sono stati testati scientificamente, ma sono il risultato delle diverse osservazioni empiriche riferite da parte dei consumatori e delle indicazioni degli erboristi. Il rizoma di enula esplica le sue benefiche proprietà grazie all’inulina, presente nel 40% della pianta, e ad altre sostanze simili, come l’enelina. Mentre mancano studi certi sugli effetti di questa pianta, ne esistono però per quanto riguarda proprio l’inulina, fibra vegetale contenuta in diverse piante che si è dimostrata utile in caso di ipertensione, nel controllo del livello di colesterolo e trigliceridi, nel favorire la digestione e ridurre fastidi gastrointestinali. E’ stato possibile inoltre verificare scientificamente l’azione battericida dell’inulina su batteri responsabili di molte infezioni comuni, come i gram positivi presenti in caso di mal di gola, bronchiti e cistiti. Altro principio attivo dell’enula è l’alantolattone, che si ritiene antifiammatorio e stimolante del sistema immunitario. Per uso esterno è un rimedio contro i pruriti causati da eczemi o eruzioni cutanee in genere. Celebre è anche il vino d’Enula, come aperitivo e pettorale, che si ottiene aggiungendo una percentuale di radice essiccata nel vino.
Nella moderna fitoterapia l’Enula viene utilizzata sottoforma di tisane, decotti, estratto fluido e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a un cucchiaino di droga Enula in una tazza di acqua bollente (infuso per tre volte al giorno), 1-3 grammi di droga in 100 ml di acqua (decotto al 10-30% tre volte al giorno prima dei pasti), 30 gocce di Enula tintura madre tre volte al giorno. L’enula è conosciuta anche come Erba degli Elfi (Elfswort), la radice può essere sparsa attorno alla casa per attrarre le Fate e gli esseri fatati in genere. Può essere aggiunta a qualsiasi magia od incanto per invocare la benedizione di una Fata. Un sacchettino di tessuto rosa con all’interno foglie e fiori di Enula legato con un nastro rosa e portato addosso, attira l’amore. Se fatta bruciare lentamente sui carboncini per incenso, aiuta ad affinare i propri poteri psichici, in particolare la precognizione.