La divinazione con le conchiglie è un tipo di mantica originaria del continente africano. Si tratta di una pratica molto interessante e particolare, che si differenzia dalle altre perché non ha regole fisse e permette di dare interpretazioni molto libere, con l’aiuto della sensitività, ovviamente, e della conoscenza di alcune fondamentali regole.
Questo tipo di mantica ha attinenza stretta con quella delle “caracoles”, sistema di divinazione usato dai Santeros della Santeria Cubana, per dare e ottenere responsi sul futuro, oppure decifrare avvenimenti e situazioni del passato che hanno interessato il consultante. Questa antica mantica è destinata a essere usato solo dai Santores, ossia coloro che praticano la magia a Cuba.
Il soggetto che esegue il consulto ha un ruolo molto importante, perché l’esito di questo rituale è in relazione con le sue capacità e la sua sensitività.
Per eseguire tale pratica vengono utilizzate 16 conchiglie dotate di alcune caratteristiche fondamentali: devono avere un’estremità più appuntita dell’altra, essere delle stesse dimensioni, avere gli orifici nella loro parte posteriore, sempre della stessa grandezza. I principi fondamentali attraverso i quali si arriva a un responso, riguardano la faccia, la direzione e la distanza.
La prima cosa da fare è cospargere di acqua un piano di appoggio e coprirlo con un panno assolutamente bianco. Si comincia poi a gettare le conchiglie su tale panno, generalmente il numero delle conchiglie simboleggia il numero delle persone coinvolte.
Si possono gettare due o tre alla volta, oppure tutte insieme: in tal caso la maggioranza degli elementi importanti per il responso (faccia, direzione e distanza), saranno valutati come risposta per ogni quesito posto.
La faccia convessa indica il maschile, cioè chiusura, irritabilità, indecisione, negazione. La faccia concava indica il femminile, cioè bontà, onestà, piacevolezza, generosità.
La distanza tra le conchiglie indica lo spazio temporale e fisico: più le conchiglie sono lontane e più tale spazio sarà grande.
La direzione è determinante: se la punta delle conchiglie è rivolta all’esterno, significa che la predizione non coinvolge l’interrogante, oppure che si tratta di un problema poco importante. Se la punta è rivolta verso l’interrogante, significa che qualche nuovo evento si sta avvicinando. Se invece l’estremità tondeggiante è diretta verso chi interroga, vuol dire che lo stesso evento si sta allontanando.
Nel caso che il quesito posto riguardi l’ amore o il matrimonio, se le conchiglie non stanno sulla stessa linea, siamo di fronte ad un’unione problematica. Se due conchiglie si sovrappongono con la parte tondeggiante e hanno la faccia concava rivolta verso l’alto, vuol dire che il rapporto è molto intenso e passionale. Se ci sono molte conchiglie sovrapposte, o molto vicine tra loro, con la faccia convessa verso l’alto, l’unione è infelice per la donna. Se le conchiglie centrali hanno la faccia concava verso l’alto, vuol dire che è l’uomo a essere infelice.
Le punte delle conchiglie simboleggiano il lato interiore della persona, ciò che gli altri pensano di lui/lei. La faccia della conchiglia rivela il carattere della persona. Quando le punte sono vicine e le facce sono entrambi convesse, ci troviamo di fronte a due persone che non vanno d’accordo e litigano di continuo. Se le punte sono vicine con una faccia convessa e una concava, avremo due persone che la pensano in modo diverso ma non litigano; una delle due è bugiarda e negativa, l’altra è buona e comprensiva, ma purtroppo, come spesso accade, chi avrà la meglio sarà il cattivo astuto e calcolatore. Quando le punte sono vicine e le facce sono entrambi concave, avremo due persone che sono complici, hanno gli stessi ideali e opinioni, ma sarà sempre il più forte che si distinguerà per perspicacia e ricchezza. Se la punta di una conchiglia sta sopra la punta dell’altra, significa che quella che sta sopra sarà più forte e prevarrà.
Molte sono le combinazioni possibili e, come avviene per altre mantiche, sta alla sensitività di chi getta le conchiglie, dare risposte e indicazioni. Tutto parla in Natura, ma solo chi vuole ascoltare riesce a dare un senso a ciò che ha intorno. Spesso si tratta solo di mettersi in rapporto con la Natura, sentendosi parte di essa: non come padroni, ma come compagni di viaggio.